Tipi di uomini: gay inconsapevole

Negli ultimi anni ho incontrato diversi tipi di uomini. Oggi vi racconto la mia esperienza con: il gay inconsapevole.
M. è bello, professionista in carriera, colto, sportivo, indipendente, serio, simpatico. E single. Già una tipa dovrebbe farsi delle domande: perché ha tutte queste caratteristiche positive e è single? Mmm, puzza di bruciato.
Usciamo a cena. Mi racconta che la sua storia più lunga è durata sei mesi.
Lui ha 38 anni. E tutte le carte in regola. Mmm, puzza di bruciato reloaded. Comunque dopo la cena mi spalma sul cofano della mia macchina e mi bacia, per due ore.
Vado a casa con il cuore e la testa persi in un sogno romantico.
Dopo un paio di settimane di baci appassionati, dormo a casa sua. E niente. Non succede niente. O meglio: mi accarezza il seno e le gambe, pianissimo, delicatamente come se avesse paura di farmi male, e lo fa per un tempo infinito. Io aspetto: magari è uno che ama i preliminari… Ma, quando cominciano, davvero, i preliminari?alla fine ci addormentiamo abbracciati.
Ma chi è, l’ultimo dei gentiluomini?
Il mattino dopo, mentre facciamo colazione, mi abbraccia e mi dice che lui, ehm, è impotente.
Me la butta li, così, sta bomba. “Sono impotente: mi fa molto soffrire ma non ho erezioni spontanee e anche se ho un erezione non riesco a penetrare le donne.” sinceramente mi dispiace per lui: il sesso è una cosa bellissima e a lui, a quanto pare, è negata. Mi piace M. È un bravo e bel ragazzo. Stiamo bene insieme. Dice che i commenti delle altre donne sulla sua impotenza lo hanno ferito: e qui scatta il problema di noi donne. Invece di scappare a gambe levate, mi scatta dentro “La sindrome da crocerossina” io, ti salverò.
Io, inoltre, sono armata di un certo spirito pratico e ormai sono calata nella parte della crocerossina per cui gli dico “ma tu, ti masturbi?” lui mi fa “sì, certo”. Ok, allora secondo me non sei impotente.
Nei nostri incontri successivi effettivamente ha delle erezioni, degli orgasmi e udite, udite, riusciamo a are sesso.
La cosa, per me è un po’ penosa. M.ha il pene più piccolo e morbido che io abbia mai visto. Sembra quello di un bambino. Per farglielo diventare duro: pompini. Ora se pensate al classico pompino che voi donne fate agli uomini, naaa, siete fuori strada. Mi sono venuti dei muscoli alle mascelle, care ragazze. Una delle cose che ho capito subito è stata: impotenza=no delicatezza. Niente leccatine sulla cappella, occhi negli occhi e cose del genere: sapevo che lui non le avrebbe apprezzate. Non so perché lo sapevo ma insomma il mio pensiero è stato: fagli il pompino che un uomo farebbe ad un altro uomo: deciso, forte, di mascella. E effettivamente funzionava.
La penetrazione è stata il secondo passaggio: io stavo sopra di lui e, con sforzi che voi non crederete, riuscivo a mettermelo dentro. Durava circa due minuti netti,lui era incredulo e poi felice e poi però non gliene fregava molto: il sesso non è importante per lui.
(io zero soddisfazione: tutto il mio amore per il sesso e il sincero piacere pieno che ne ricavo è svanito in quei due mesi di relazione).
Quindi, una bella relazione, ci piacciamo intellettualmente e emotivamente e fisicamente qualcosa succede. Ma io non riesco a stare tranquilla. C’è qualcosa che mi tormenta. Decido di non prendere più l’iniziativa a letto. Passano cinque settimane in cui dormiamo quasi sempre insieme e non accade nulla. Ogni tanto lui prova ad accarezzarmi ma le sue carezze mi innervosiscono tantissimo. Sento che c’è qualcosa di forzato.
Una mattina, siamo a Cannes, in Costa Azzurra, facciamo colazione guardando il mare, si siedono nel tavolo vicino al
nostro due ragazzi. Muscolosi, palestra ti, tatuati. Gay.
Il mio cervello fa due più due. Lui è gay. Le occhiate agli uomini, il turbamento che prova di fronte ai corpi maschili nudi, questo problema con il sesso…
Mi rilasso, pensando a come dirglielo.
In fondo, pensava che non avrebbe mai penetrato una donna.
Perché non può accettare di essere gay?

2 thoughts on “Tipi di uomini: gay inconsapevole

  1. andrea ha detto:

    Leggo il tuo racconto, e mi sembra di tornare a 13 anni fà…

    La mia attuale moglie, e madre di mia figlia, la (ri)conobbi nel 98
    Lei era fidanzata con un cryptogay (con tutto il rispetto per i gay).
    Stessa tua storia, impotenza, 3 anni insieme, sesso una volta.

    Poi, con tutta la determinazione di cui fui capace, la strappai, a quella vita di suora crocerossina, e a forza di lettere, e sesso, la riportai sulla retta via.

    Il cryptogay ha invece trovato un’altra crocerossina.
    Che ognuno si viva la sua sessualità, senza nascondersi dietro una maschera sociale …

  2. diariodiurno ha detto:

    Sono contenta che tu abbia scritto “con tutto il rispetto per i gay”. Anche nella mia storia spero che emerga il rispetto per i gay. Io infatti dico solo che ognuno deve vivere la sessualità che madre natura gli ha dato: gay,etero non importa, basta che uno sia sereno e faccia felice la persona che ha a fianco. Nel caso di tua moglie sei stato un vero principe azzurro e hai fatto benissimo a portarla via con te. anche lei però!… Poteva mollarlo prima il cripto gay!

Tu come la pensi?