Archivio mensile:marzo 2013

Elogio all’errore

Ci avevo creduto, ma ho sbagliato.
Ho sbagliato perché non ho dato ascolto alle mie emozioni fin dall’inizio.
Quindi sono tornata, perché ho bisogno di un posto dove sfogare tutti i pensieri che mi girano in testa.
Perché ho deciso che sarò serena e quando si hanno troppi pensieri non si è mai sereni.
Gli ultimi due anni sono stati dolorosi. Sono successe molte cose, ho sbagliato spesso ma oggi sono contenta di me.
Sì, avete capito bene: ho fatto degli errori e sono contenta di me.
Le due cose possono coesistere.
Ho imparato a darmi questa possibilità: posso essere imperfetta, posso sbagliare consapevolmente oppure in buona fede e, allo stesso tempo, posso volermi bene.
Credo si chiami accettare i propri limiti o una cosa del genere.
Sono sempre stata una perfezionista che pretendeva da se stessa e dagli altri il massimo e per questo ho sofferto.
Ho sofferto, per esempio, per anni pretendendo l’amore di persone che non erano interessate a me. Ho chiamato, telefonato, inseguito, implorato, ho sperato e mi sono massacrata pensando che ero io a non andare bene, a non essere abbastanza.
Ho sofferto continuando a dare la mia fiducia a chi mi aveva mentito fin dall’inizio. Sono stata disponibile, sincera, amorevole, ho accettato cose che in realtà non mi andavano bene.
Poi è scattato qualcosa.
Ho smesso di combattere.
Mi sono arresa. Ho accettato che posso sbagliare. Ho smesso di pretendere che i sentimenti delle persone cambino. Ho accettato che se uno non mi ama, ci sarà un altro ad amarmi.
Mi sono fatta la domanda chiave “tra zero e la persona che mi ama di più al mondo, questo quanto mi ama?” E non mi sono accontentata del 10%, del60% e nemmeno dell’80%. Voglio vedere se esiste il 100%.
Nel frattempo voglio tenermi occupata, quindi, rieccomi qui.

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